Quando un’impresa si definisce “energivora”? In Italia sono oltre 3.000 le Aziende Energivore, i cui consumi (molto elevati) di energia elettrica incidono fortemente sul loro fatturato. A quali obblighi sono soggette queste aziende, e quali sono i requisiti e gli incentivi previsti per far fronte a questi cospicui consumi energetici?

1. Che cos’è un’Azienda Energivora? La definizione

Le Aziende Energivore si definiscono tali se, per svolgere le proprie attività, necessitano di elevati consumi energetici (di energia elettrica e/o di gas). Il livello dei consumi di queste Aziende si misura rispetto ai competitor o ai parametri di settore, e se risulta particolarmente elevato, l’impresa viene classificata appunto come “energivora”.

Un’Azienda Energivora consuma grandi quantità di energia per alimentare la propria produzione, pertanto è facile capire il ruolo cruciale che questi player economici possono giocare nelle questioni ambientali e di sostenibilità.

cosa sono le imprese energivore

Infatti, necessitando di ingenti quantitativi di energia – ricavabile anche da fonti pulite come il fotovoltaico – le Aziende Energivore potrebbero funzionare da driver verso l’efficientamento energetico e la transizione ecologica del settore produttivo nazionale.

Proprio perché Imprese di questo genere esistono, e spesso hanno anche un ruolo strategico sul piano nazionale, è fondamentale studiare alternative sostenibili per la produzione di tutta l’energia necessaria ad alimentarle.

Le Aziende Energivore andranno inoltre indirizzate verso modelli di Energy Management virtuosi, con un supporto anche di tipo economico e fiscale se necessario.

2. Quali sono i requisiti per rientrare tra le Aziende Energivore in Italia?

Per classificare un’Impresa come «energivora», si considerano diversi fattori che vanno al di là del semplice consumo assoluto di energia. Generalmente, si tiene conto del rapporto tra il consumo energetico e la produzione o le attività svolte dall’azienda. Un’Impresa potrebbe infatti essere considerata energivora qualora il suo consumo energetico fosse sproporzionato rispetto alla sua produzione effettiva o alle sue dimensioni (pur non essendo magari così elevato in termini assoluti).

Per questo motivo le imprese energivore in Italia non sono solamente grandi aziende, ma anche PMI appartenenti a vari settori: dall’industria cartaria alle acciaierie, dalle industrie meccaniche a quelle alimentari.

requisiti per rientrare tra le imprese energivore

I requisiti per considerare un’Impresa “energivora” variano a seconda delle normative e degli standard del Paese in cui opera. Tuttavia, ci sono alcune caratteristiche oggettive che fanno da indicatori di un elevato consumo energetico. Queste includono:

  • l’uso intensivo di macchinari e attrezzature che richiedono una considerevole quantità di energia,
  • la presenza di processi produttivi complessi,
  • la dipendenza da fonti di energia non rinnovabile.

Vediamo più nel dettaglio quali sono i criteri che un’Azienda deve soddisfare per essere classificata come “energivora”.

Innanzitutto il suo consumo medio elettrico dev’essere di almeno 1 GWh/anno (requisito valido dal 1 gennaio 2018); in secondo luogo l’impresa deve rispettare almeno uno di questi criteri:

  • operare in un settore indicato nell’Allegato 3 delle Linee Guida della Commissione Europea 200/01 del 2014 in merito agli aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia;
  • operare in un settore indicato nell’Allegato 5 delle Linee Guida CE e dichiara un indice di intensità elettrica IIE* superiore o pari al 20% sul VAL (ossia rispetto alla media del valore aggiunto lordo a prezzo di mercato);
  • se non rientra nei primi due casi, ma è inclusa negli elenchi delle imprese a forte consumo energetico della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) 2013 e 2014.

*Nota: l’indice di intensità elettrica (IIE) è il rapporto tra VAL e costo sostenuto per l’energia elettrica.

3. Aziende Energivore in Italia: legislazione e norme di riferimento

In Italia esistono norme legislative specifiche per affrontare la questione delle Imprese Energivore. La normativa principale è il Decreto Legislativo 102/2014, che recepisce la Direttiva Europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Questo decreto impone agli Stati membri dell’UE di adottare misure per promuovere l’efficienza energetica e identifica le imprese ad alto consumo energetico come uno dei settori chiave da monitorare e migliorare.

Un successivo Decreto Ministeriale (20 luglio 2016) ha fornito invece le indicazioni specifiche per l’identificazione delle Imprese ad alto consumo energetico, stabilendo i criteri e le metodologie per la definizione di tali imprese.

imprese energivore in Italia legislazione

Con l’introduzione del Decreto MISE del 21 dicembre 2017 (entrato in vigore a partire dal 2018), la soglia per essere classificate come imprese energivore è scesa da 2,4 GWh di consumo annuo a 1 GWh (1.000.000 di KW/h), allineandosi così alla normativa europea in materia. Abbassando la soglia per rientrare tra le aziende energivore, si è ampliata la platea delle imprese che possono accedere a contributi e sgravi fiscali mirati.

Affrontare la questione delle Imprese Energivore è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e promuovere una transizione verso un modello di produzione più sostenibile. Le norme legislative che si preoccupano di stabilire criteri, standard e obblighi per le imprese energivore, mirano a incentivare queste stesse Aziende ad adottare pratiche energetiche più efficienti, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Se da un lato le Imprese Energivore devono rispettare determinati criteri e adempiere agli obblighi normativi recepiti in tutta l’Unione Europea, dall’altro sono anche destinatarie di agevolazioni fiscali previste dallo Stato italiano a sostegno della spesa energetica.

Vediamo di seguito sia gli obblighi in vigore che le agevolazioni valide per il 2024. 

4. Quali obblighi deve rispettare un’Azienda Energivora?

L’obbligo principale in capo a un’Azienda Energivora è la redazione di una Diagnosi Energetica (in conformità al D. Lgs. 102/2014 rivisto dal D. Lgs. 141/2016), una valutazione da effettuare ogni 4 anni per calcolare il consumo energetico reale e i possibili risparmi. Vale sia per edifici che per impianti industriali, ed è finalizzata non solo a conoscere nel dettaglio tutti i consumi dell’azienda, ma anche a individuare e quantificare le possibilità di risparmio energetico.

obblighi per le aziende energivore

Nei quattro anni tra una diagnosi e la successiva, vigono altri due obblighi per le imprese, che devono:

  1. effettuare un intervento di efficientamento energetico da individuare con la diagnosi: ottimizzare i consumi, avviare processi di monitoraggio energetico e introdurre dispositivi che migliorino l’efficienza energetica degli impianti possono fare la differenza nella riduzione dei consumi;
  2. adottare sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001.

L’adempimento effettivo a questi obblighi va comunicato all’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Solo rispettando questi obblighi normativi le aziende energivore potranno beneficiare della riduzione degli oneri di sistema in fattura.

5. Sanzioni per mancati adempimenti

Se un’Impresa Energivora non svolge la diagnosi energetica o non sottostà agli altri obblighi previsti, subisce importanti sanzioni amministrative:

  • sanzione da 4.000 a 40.000 euro per le imprese che non effettuano la diagnosi;
  • sanzione da 2.000 a 20.000 euro per le imprese che la effettuano ma in modo non conforme alle normative.
obblighi per le impese energivore in Italia

6. Agevolazioni fiscali e incentivi per le Aziende Energivore

La Delibera del 28 dicembre 2017 n. 921/2017/R/eel emessa dall’Autorità per l’Energia ha introdotto alcune novità riguardanti il meccanismo di accesso alle agevolazioni statali per le aziende elettrivore e gasivore, semplificando il processo di richiesta ed erogazione degli incentivi.

Dal 2018 le Imprese possono quindi beneficiare degli sconti sugli oneri di sistema pagati in bolletta: nello specifico, sulla componente Asos destinata al sostegno alle fonti di energia rinnovabile e alla cogenerazione. Esistono due modalità di gestione dell’agevolazione:

  1. per le Aziende con VAL inferiore al 20%, la contribuzione al pagamento viene gestita in fattura dal fornitore in forma di sconto;
  2. per le aziende con VAL superiore al 20%, viene gestita dalla CSEA sotto forma “una tantum” per ogni annualità.

Sempre dal 2018 è attiva la clausola del Valore Aggiunto, per cui le agevolazioni sugli oneri di sistema non vengono calcolate in base ai consumi, ma in percentuale sul valore aggiunto: nella pratica, quando un’impresa presenta un’intensità sul VAL più alta, paga meno. Questa clausola si basa infatti sull’introduzione di più classi di intensità elettrica su VAL, ciascuna con un proprio livello di contribuzione.

Per ottenere la riduzione degli oneri di sistema direttamente in fattura, le Imprese Energivore devono presentare una Dichiarazione nei tempi previsti nella sezione dedicata presente sul portale della CSEA.

Infine, a fronte dell’aumento dei costi energetici a livello nazionale, il Governo ha introdotto un credito d’imposta al 45% per le spese sostenute per la componente energetica acquistata e sfruttata entro il 31 marzo 2023.

Per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico, obbligatori nei 4 anni tra una Diagnosi Energetica e la successiva, anch’essi permetterebbero di accedere ad altri incentivi, come ad esempio i Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica) che premiano il risparmio energetico. È importante che tutte le Imprese a forte consumo di energia siano consapevoli delle opportunità legate a questi tipi di incentivi.

Un esempio: un intervento migliorativo sulla power quality di un impianto produttivo può portare fino al 5% di riduzione dei consumi, e potrebbe rientrare nei meccanismi di incentivazione dei certificati bianchi.

7. Quali sono le imprese energivore in Italia?

I nomi delle Aziende Energivore italiane vengono resi pubblici ogni anno negli elenchi aggiornati sul Portale Energivori della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

 

agevolazioni per le aziende energivore in Italia

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Le Imprese Energivore, ancor più delle imprese tradizionali, hanno l’esigenza di tenere sotto controllo i propri consumi energetici, oltre che di di evitare inutili sprechi. Allo stesso tempo, la crescente consapevolezza ambientale ha portato molte Aziende a cercare modi per ridurre il proprio consumo energetico e adottare pratiche più sostenibili, oppure a spostarsi verso fonti di energia rinnovabile, per mitigare il proprio impatto ambientale.

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